Gli associati del nostro Distretto Aerospaziale Piemonte hanno avuto modo di approfondire la propria conoscenza su una nuova delicata tematica che riguarda la regolamentazione relativa all’urban air mobility e i droni.
I lavori del convegno “Innovation Aerial Mobility” sono stati aperti dall’assessore alle attività produttive della Regione Piemonte, Andrea Tronzano, la Presidente del Distretto Aerospaziale Piemonte, Fulvia Quagliotti e, da Roma dalla sede dell’Enac, il Direttore Centrale Coordinamento Relazioni Internazionali, Sicurezza e Ricerca dell’ENAC Giovanna Laschena ha introdotto le tematiche.
Il convegno è stato promosso dal Distretto Aerospaziale Piemonte in collaborazione con ENAC, focalizzando l’attenzione sugli aspetti della normativa relativa al tema della privacy e delle responsabilità civili e penali.
Il panel degli interventi è stato aperto dall’ingegner Giuseppe Scannapieco dell’ EASA che ha introdotto il quadro di riferimento normativo dei droni applicabile in Europa. In particolare, ha evidenziato il nuovo approccio in materia di sicurezza basato sulla classe di rischio delle operazioni che vengono condotte dai velivoli a pilotaggio remoto. Ha fatto cenno ai nuovi Regolamenti, un pacchetto di norme che comprende un insieme completo di requisiti per i taxi aerei elettrici pilotati, e stabilisce criteri e processi per la certificazione e la manutenzione dei droni. Scannapieco ha anche trattato il delicato tema dell’“accettazione sociale”, inteso come accettazione delle operazioni di mobilità aerea urbana da parte della società nell’Unione europea.
Si è passato poi ai temi giuridici connessi all’uso di queste nuove tecnologie, con la Professoressa Anna Masutti, che in particolare si è soffermata sulle caratteristiche della Mobilità Aerea Avanzata, sul rischio di danno che la nuova tecnologia può creare durante il suo impiego, sulle responsabilità civili e penali dell’operatore e dell’esercente, nonché sul nuovo quadro regolatorio che consente di utilizzare lo spazio aereo urbano ed extra-urbano. Ha evidenziato, inoltre, che l’Italia ha adottato -in materia- un approccio più avanzato rispetto ad altri Stati, stabilendo l’applicazione della normativa dei velivoli pilotati anche a quelli non pilotati.
L’Ingegner Mario Salipante della Direzione Regolazione e Ricerca Mobilità Innovativa dell’Enac, ha esposto il nuovo quadro regolatorio dell’Innovative Air Mobility in Italia, evidenziando in particolare che Enac, con il piano strategico 2021-2030 abbia previsto una roadmap nazionale di AMM per colmare i gap regolamentari, tecnologici e infrastrutturali rispetto alla creazione dell’ecosistema italiano: 1) Trasporto di persone in ambiente urbano ed extraurbano (air-taxi) 2) Trasporto di merci generiche e materiale biomedicale 3) Ispezione e mappatura di aree e infrastrutture 4) Supporto all’agricoltura. Salipante ha presentato il progetto di Enac “Digital Twin for Innovative Air Service”, insieme al Dipartimento per la trasformazione digitale al fine di sviluppare soluzioni destinate alla mobilità aerea avanzata. Si tratta di un’iniziativa che prevede la realizzazione di un modello digitale che permetterà di testare soluzioni e regole innovative mediante l’impiego di droni.
Il tema della privacy è stato posto dall’avvocato Luca Egitto che ha evidenziato quali sono le potenziali interferenze nella vita privata di terze persone mediante l’utilizzo di un drone, richiamando l’attenzione su come il volo di tali apparecchi possa incidentalmente trattare dati personali e/o catturare dati personali.
In chiusura del panel è intervenuto l’avvocato Marina Buoncristiani, che ha esposto i risultati del documento presentato dall’Agenzia Europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA) sull’uso degli aeromobili senza equipaggio nei luoghi di lavoro e sulle relative implicazioni in materia di salute e sicurezza. Ha, innanzitutto, mostrato quali sono i vantaggi derivanti dall’uso di questi strumenti per la salute e la sicurezza dei lavoratori, soprattutto se utilizzati per attività pericolose o che debbano svolgersi in ambienti inquinati. Successivamente, ha evidenziato quelle che sono le preoccupazioni per la salute e sicurezza correlate al lavoro con i droni (i rischi emergenti), posto che i piloti o anche i semplici lavoratori, che condividono lo spazio di lavoro con un drone, potrebbero sottoposti a particolare stress psicologico, con conseguente impatto negativo sulla loro salute. Un cenno è stato fatto anche a quelli che sono i rischi di natura “fisica” per i piloti di UAV e alla necessità che vengano adottati adeguati DPI, evidenziando inoltre l’importanza del costante aggiornamento delle politiche di sicurezza aziendali, dell’adozione di un adeguato modello di gestione del rischio e della formazione continua dei lavoratori.